Io in moto con una mia amica, passiamo sfrecciando Piazza Tredici Vittime e io noto un cane legato al palo. Il cane era tranquillo, non abbaiava, stava solo sul ciglio della strada e non so perché io vidi un cane abbandonato. Ciò smosse la mia compassione al punto che dissi alla mia amica, gridando affinché mi sentisse «Guarda, un cane abbandonato!»; rispose lei scandalizzata «Ma dooooooove?!» «Lì,lì! Gira, abbiamo superato!»,
Non so se avete presente "i soliti idioti", un programma che inizialmente apprezzavo ma adesso mi sembra troppo demenziale. Ci sono i personaggi "moralisti". Ecco, in quel momento il nostro livello di pateticità era identico. Poi andammo a casa e per quel momento mi zittì,ma poi pensai e ripensai alla poca naturalezza della cosa e quanto, in fondo, avessi potuto provare, avrei potuto dirgli "se non si offende", avrei potuto un sacco di cose.
Il 30 dicembre dell'anno che è appena passato, è morto questo senzatetto, vicino al porto. Ho scoperto tramite gli articoli che si chiamava Fia, un nome bellissimo, leggero. Così come ho scoperto altre cose di lui.
Non avevamo mai parlato, né ero stata mai colpita da un suo gesto particolare, ma emanava davvero questo alone di leggerezza che in qualche modo avevo percepito. Comunque questo non vuole essere un post su chissà che. Ma da quando è morto è riaffiorato mille e mille volte questo episodio, rivelatore di una grande ipocrisia che sta così bene sull'epidermide che quasi non te ne accorgi.
Fia, avessi avuto la semplicità di cuore di portarti un pezzo in segno di scusa, e dirti "ho fatto una gran figura di merda, in più ti abbiamo pure svegliato, spero che lo apprezzerai, non è per farti carità, ma giusto per chiederti scusa, che modo irruento di fare le buoniste, eh". Che poi a pensarci bene, la figura di merda l'ho fatta doppiamente, nell'essere stata mossa a pietà per un cane quando ho abbandonato per prima cosa te, in questa città chiassosa. Predico tanto l'unione e la compassione e poi guarda, avrei potuto parlarti, conoscere la tua storia personalmente, piuttosto che leggerla il giorno dopo la tua morte dagli articoli scritti su di te.
a Fia, che avrebbe avuto tanto da insegnarmi, ho questa buona impressione, e che senza dire niente ha svelato l'ipocrisia dei gesti così come sono naturalmente fatti.
http://livesicilia.it/2013/12/30/in-memoria-di-fia-morto-di-freddo_424172/ il suo volto.
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