Vincent Van Gogh "natura morta con romanzi francesi e rosa", 1887
Mi ha sempre affascinato la traduzione di "natura morta" in inglese. Sembra un po' come certi giochi che rendono una parola più bella in una lingua piuttosto di un'altra.
"Natura Morta". C'è, c'è ancora la vita in "natura morta". D'altronde nessuna cosa morta verrebbe definita "natura", non certo perché la morte non sia naturale, ci mancherebbe, bensì perché natura è qualcosa che scorre, che continua in un lancio vitale, difficilmente si associa alla morte. Però è proprio questo, il contrasto: Natura Morta è ancora in vita, perché è nel momento del ritratto che viene eternalizzata.
Ma che posso farci, l'inglese è più semplice e mi garba di più, come un bambino che non sa come dire una cosa, ma ci prova lo stesso: still life. Eternalizzato, immortalato nella pittura, dunque ancora vita. Ora e per sempre.
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