Avrei potuto scegliere qualsiasi altra foto che rappresentasse meglio quello che vorrei esprimere.
Ma siccome un po' bimbominkia ci sono, ho voluto scegliere uno pseudo selfie (o una pseudo selfie ma che me ne frega) inviato su whatsapp.
Gennaio porta molte nascite di pezzi di cuore, tra le quali anche la mia. E queste settimane di inizio anno sono state trascinate da un misto crescente di contentezza febbrile che non posso soffermarmi, adesso, un giorno dopo un compleanno di questi, a pensare a quanto sia bello avere la conferma di persone che possono salvarti la giornata. Se non l'esistenza intera.
Sono andata vestita così al compleanno perché era un tema particolare e perché particolari lo siamo un po' tutti quando si tratta di festeggiare.
Mi sento come se qualcosa dentro si stesse mettendo al suo posto, il che mi aiuta a dare un senso e un movimento anche a quello che c'è fuori. Che sia la felicità che poi passa e mi lascia con il culo per terra? È un rischio, sì.
Ma come ho capito quando accettai la mia capacità al dolore, per quanto faccia paura è sempre più rischioso non rischiare. E questo è un mantra che ancora mi ripeto perché non ben fisso in testa.
Ma lo sappiamo, no, che è impegnativo essere degli Esseri Umani. Siate indulgenti, Gea ce la farà.
Buona fortuna a tutti.
Nessun commento:
Posta un commento