Ti ho trovato, finalmente. Devo ammettere che non ti ho cercato in maniera ossessiva; ho dormito durante queste notti, mentre ancora non eri con me. Ma, ogni volta sapevo, potenzialmente, di poterti trovare, nei luoghi giusti, ti cercavo. E sembrava fossi introvabile, irrangiungibile. Invece oggi ti ho trovato,sarà stato d'aiuto anche il mio bisogno urgente di scriverti. Il mio vecchio compagno non è morto, no. Gli ho detto addio stamattina, molto semplicemente. E' stato un ottimo compagno, come i precedenti e come sarai tu, caro Bastian, ma avevo bisogno di... voltare pagina. Mai espressione sarà più azzeccata, per questo momento. Lo custodirò e non lo dimenticherò mai, come tutti gli altri, come per i passati, i presenti e i futuri. Ho scelto il tuo nome, direttamente dal Regno di Fantaàsia, perchè così sarai la chiave tra ciò che di più bello ricordo, e il mio continuo mutare da esso in poi. Crescerai con me, Bastian, e io non vedo l'ora. Non so quanto durerà la nostra vita insieme, ma preparati, adesso.
Con amore,
Gea.
martedì 28 agosto 2012
martedì 21 agosto 2012
Questionario: segna con una x: Vuoi morire di fame o avvelenato?
http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/08/20/news/ilva_dalla_classe_politica_e_dai_sindacati_un_coro_unico_bene_il_riesame_dei_giudici_ma_riqualificate_ilva_e_ridate_lavoro-41234069/?ref=search
http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/08/16/news/domani_un_grande_corteo_a_sostegno_dei_pm_il_comitato_delle_donne_ci_saremo-41017656/?ref=search
I link che ho riportato qui sopra sono due articoli, tratti da La Repubblica di quest'anno, riguardanti il caso di Taranto sull'industria metalmeccanica Ilva. Bèh, non scriverò di quelli, leggeteli e ovviamente pensatela un po' come volete, del resto quello che si denota maggiormente è che è un ping pong tra sindacati e politici per decretare di chi è la colpa e quindi chi deve sbrigarsela prima, basta che mi togliete di torno questo problema, che non ho veramente che farmene. I metalmeccanici hanno protestato il più possibile, e del resto come non farlo? Qual'è la priorità, del resto? L'ambiente e la salute di tutti, o il lavoro, che dove ti giri ti giri manca? Come fa un operario? Cosa deve scegliere? O anche solo pensare? Io non sono brava ad argomentare dal punto di vista politico/economico/ambientale/qualsiasi altra sfumatura ci possa essere all'infuori di quella prettamente umana, per quanto possa riuscire a comprendere e a "rispondere", se serve. Ma il pensiero delle famiglie che rischiano di rimanere senza niente mi distrae parecchio. Anche perchè iniziano ad essere davvero tante e continua a non fregare niente a nessuno. I Potenti si stanno contendendo la decisione, se lasciare aperta l'industria o meno. Ferrante dice che serve lasciarla aperta proprio per poterla mettere in regola. Che cosa divertente, bisogna sempre riscontrare un veleno nell'aria che si respira prima di evitare a priori che esca da qualche dannatissimo posto di lavoro. Tesoro, non ritornare con un tumore da lavoro, mi raccomando. E mettiti il maglione che fffa fffreddo.
Di cosa vogliamo morire, oggi? Poco pane o troppa diossina?
canzone poco rincuorante, forse c'entra poco, ma l'idea c'è. E poi che diamine, le colonne sonore delle tragedie non devono sempre essere spiegate, eh.
lunedì 20 agosto 2012
Co2 Neutral!
Il mio blog è Co2Neutral, fai sapere a tutti che finalmente il tuo blog, sito web non impatta sul' ambiente!
Un iniziativa ambientalista proposta da DoveConviene.it, che si propone di azzerare le emissioni Co2 del tuo blog piantando un albero in una zona boschiva a rischio di desertificazione e che grazie alla pubblicazione dei volantini pubblicitari online si propone di ridurre lo spreco di carta.
Aderendo all' iniziativa viene piantato un albero la cui produzione di ossigeno andrà a compensare le emissioni di Co2 emesse dal proprio blog andando così a neutralizzare anidride carbonica prodotta dal nostro sito.
Questo dato non è particolarmente noto, ma un sito internet produce in media 3,6Kg di anidride carbonica ogni anno, abbastanza preoccupante se pensiamo alla miriade di siti web che esistono, ma un albero può assorbire fino a 5Kg di Co2 ogni anno e proprio per questo che aderendo all' iniziativa contribuiremo a fare del bene . . .
Doveconviene in prima persona si è fatta carico di questo problema e ha iniziato a riproporre i volantini pubblicitari online come quelli di darty,
acqua-e-sapone,
computer-discount,
rendendoli fruibili sia su Pc che su iPhone, iPad e Android, mirando a una maggiore ecosostenibilità, e ognuno può fare il suo per portare avanti questo grande obiettivo.
I volantini inoltre sono facilmente consultabili, eccone degli esempi:
Offerte tezenis -> http://www.doveconviene.it/volantino/tezenis
Offerte nespresso -> http://www.doveconviene.it/volantino/nespresso
Offerte oviesse -> http://www.doveconviene.it/volantino/oviesse
Doveconviene ha oramai piantato oltre 1500 alberi, ma l' iniziativa non si ferma qui e si propone di raggiungere almeno i 2.000 alberi per settembre, per questo abbiamo proprio bisogno di voi, blogger italiani che vi schierate a favore della natura e del' ecosostenibilità.
Diffondiamo l' iniziativa e rendiamo il nostro Mondo migliore e più vivibile!
Per chi vuole approfondire nel dettaglio sull'iniziativa vi invito a visitare http://www.iplantatree.org/project/7
Un iniziativa ambientalista proposta da DoveConviene.it, che si propone di azzerare le emissioni Co2 del tuo blog piantando un albero in una zona boschiva a rischio di desertificazione e che grazie alla pubblicazione dei volantini pubblicitari online si propone di ridurre lo spreco di carta.
Aderendo all' iniziativa viene piantato un albero la cui produzione di ossigeno andrà a compensare le emissioni di Co2 emesse dal proprio blog andando così a neutralizzare anidride carbonica prodotta dal nostro sito.
Questo dato non è particolarmente noto, ma un sito internet produce in media 3,6Kg di anidride carbonica ogni anno, abbastanza preoccupante se pensiamo alla miriade di siti web che esistono, ma un albero può assorbire fino a 5Kg di Co2 ogni anno e proprio per questo che aderendo all' iniziativa contribuiremo a fare del bene . . .
Doveconviene in prima persona si è fatta carico di questo problema e ha iniziato a riproporre i volantini pubblicitari online come quelli di darty,
acqua-e-sapone,
computer-discount,
rendendoli fruibili sia su Pc che su iPhone, iPad e Android, mirando a una maggiore ecosostenibilità, e ognuno può fare il suo per portare avanti questo grande obiettivo.
I volantini inoltre sono facilmente consultabili, eccone degli esempi:
Offerte tezenis -> http://www.doveconviene.it/volantino/tezenis
Offerte nespresso -> http://www.doveconviene.it/volantino/nespresso
Offerte oviesse -> http://www.doveconviene.it/volantino/oviesse
Doveconviene ha oramai piantato oltre 1500 alberi, ma l' iniziativa non si ferma qui e si propone di raggiungere almeno i 2.000 alberi per settembre, per questo abbiamo proprio bisogno di voi, blogger italiani che vi schierate a favore della natura e del' ecosostenibilità.
Diffondiamo l' iniziativa e rendiamo il nostro Mondo migliore e più vivibile!
Per chi vuole approfondire nel dettaglio sull'iniziativa vi invito a visitare http://www.iplantatree.org/project/7
Estratti Francesi 2012 (Terza E Ultima Parte)
Giorno 14/07/12 a mezzanotte e qualcosa.
Fuochi d'artificio in tutta Parigi! Badabooom! Oggi (ieri) è festa nazionale, tutta Parigi era piena zeppa di turisti da tutta europa per questo evento. I fuochi d'artificio sono stati bellissimi, come tutti i fuochi d'artificio. Il nostro punto strategico, a sentire mia madre, non è stato poi così strategico: i fuochi d'artificio si vedevano benissimo, ma la particolarità di questa festa sarebbe stata l'accensione della Tour Eiffel durante i "bombardamenti" (suggerito da una bambina accanto a me che era terrorizzata, povera bimba), e la torre era mezza coperta da un albero, proprio davanti a noi. Le foto, comunque, sono venure tutte molto bene, magari un giorno mi deciderò a pubblicarle anche su internet, ma sono troppe e caricarle richiede un tempo che non voglio mettere a disposizione. Comunque, Parigi ci ha salutato con i fuochi d'artificio, perchè il nostro pernottamento qui è agli sgoccioli. Presto ci sposteremo a sud. Il tempo è stato un bel "distrattore", non mi dispiacerebbe spostarmi in un clima più accogliente. E poi, ho anche voglia di ritornare a casa, un po'. Anche se, devo dire, che quando ho messo piede in Francia, ho provatto una strana sensazione: mi sono sentita a casa. Una strana sicurezza che mi ha permessa di camminare da sola per le strade, senza troppo timore di perdermi, come se le conoscessi, quando, ovviamente, non è proprio così *magari!*. Perciò sono combattuta: non so se io abbia più voglia di restare o più di ritornare. Certo, alla fine ritornerò comunque, ma questo non mi calma l'animo.
Giorno 16/07/12
Adieu, Paris. Ora siamo ad Orange, una cittadina graziosa della Provenza. Si sente che siamo a sud: c'è caldo. Un caldo piacevole, però, non asfissiante, grazie al vento fresco, seppur troppo forte, che impedisce di sentirsi accaldati. Questa cosa mi fa sentire ancora più a casa, sebbene a Palermo c'è un caldo atroce e soffocante. Io, però, voglio ritornare. Sì, voglio ritornare a casa, e rivedere le persone che so saranno contente di vedermi. In più il 18 scende Selenia, non potrei stare in Francia un giorno di più. Oh ciao capelli, dove andate? Via, sì, con questo vento ci credo.
Giorno 18/07/12
Sono ritornata , stamattina prestissimo, a Palermo. L'ultimo posto che abbiamo visitato in Provenza è stato Avignone, e mi sono innamorata, forse (dico forse) più di Parigi. Per ora ad Avignone c'è il festival del teatro e la città febbricitante pullula di artisti di strada, attori che pubblicizzano i loro spettacoli. Mi sono rifatta gli occhi: quanti colori, quanto movimento per le strade, quanta musica! E' stato bellissimo. Ci ritornerei volentieri... ci andrei anche a vivere! Perchè comunque è una bella città, anche quando c'è poco movimento, ha un fascino enorme, ne sono certa, basta guardare le strade e i palazzi. Per un momento ho sognato di andare a vivere là come studentessa universitaria, ma c'ho rinunciato subito: la vita è cara, in Francia, e io dovrei andare a vivere là, proprio nel momento più instabile della mia presunta indipendenza? Come no. Ma, come si dice, sognare non costa nulla, anche se sono certa che, a lungo andare, ci sarà anche una tassa su quello per lo spreco di energia elettromagnetica *machecazzo...*. Comunque, il mio viaggio è finito, ma so che ci rivedremo presto, ormai la Francia mi possiede.
Fuochi d'artificio in tutta Parigi! Badabooom! Oggi (ieri) è festa nazionale, tutta Parigi era piena zeppa di turisti da tutta europa per questo evento. I fuochi d'artificio sono stati bellissimi, come tutti i fuochi d'artificio. Il nostro punto strategico, a sentire mia madre, non è stato poi così strategico: i fuochi d'artificio si vedevano benissimo, ma la particolarità di questa festa sarebbe stata l'accensione della Tour Eiffel durante i "bombardamenti" (suggerito da una bambina accanto a me che era terrorizzata, povera bimba), e la torre era mezza coperta da un albero, proprio davanti a noi. Le foto, comunque, sono venure tutte molto bene, magari un giorno mi deciderò a pubblicarle anche su internet, ma sono troppe e caricarle richiede un tempo che non voglio mettere a disposizione. Comunque, Parigi ci ha salutato con i fuochi d'artificio, perchè il nostro pernottamento qui è agli sgoccioli. Presto ci sposteremo a sud. Il tempo è stato un bel "distrattore", non mi dispiacerebbe spostarmi in un clima più accogliente. E poi, ho anche voglia di ritornare a casa, un po'. Anche se, devo dire, che quando ho messo piede in Francia, ho provatto una strana sensazione: mi sono sentita a casa. Una strana sicurezza che mi ha permessa di camminare da sola per le strade, senza troppo timore di perdermi, come se le conoscessi, quando, ovviamente, non è proprio così *magari!*. Perciò sono combattuta: non so se io abbia più voglia di restare o più di ritornare. Certo, alla fine ritornerò comunque, ma questo non mi calma l'animo.
Giorno 16/07/12
Adieu, Paris. Ora siamo ad Orange, una cittadina graziosa della Provenza. Si sente che siamo a sud: c'è caldo. Un caldo piacevole, però, non asfissiante, grazie al vento fresco, seppur troppo forte, che impedisce di sentirsi accaldati. Questa cosa mi fa sentire ancora più a casa, sebbene a Palermo c'è un caldo atroce e soffocante. Io, però, voglio ritornare. Sì, voglio ritornare a casa, e rivedere le persone che so saranno contente di vedermi. In più il 18 scende Selenia, non potrei stare in Francia un giorno di più. Oh ciao capelli, dove andate? Via, sì, con questo vento ci credo.
Giorno 18/07/12
Sono ritornata , stamattina prestissimo, a Palermo. L'ultimo posto che abbiamo visitato in Provenza è stato Avignone, e mi sono innamorata, forse (dico forse) più di Parigi. Per ora ad Avignone c'è il festival del teatro e la città febbricitante pullula di artisti di strada, attori che pubblicizzano i loro spettacoli. Mi sono rifatta gli occhi: quanti colori, quanto movimento per le strade, quanta musica! E' stato bellissimo. Ci ritornerei volentieri... ci andrei anche a vivere! Perchè comunque è una bella città, anche quando c'è poco movimento, ha un fascino enorme, ne sono certa, basta guardare le strade e i palazzi. Per un momento ho sognato di andare a vivere là come studentessa universitaria, ma c'ho rinunciato subito: la vita è cara, in Francia, e io dovrei andare a vivere là, proprio nel momento più instabile della mia presunta indipendenza? Come no. Ma, come si dice, sognare non costa nulla, anche se sono certa che, a lungo andare, ci sarà anche una tassa su quello per lo spreco di energia elettromagnetica *machecazzo...*. Comunque, il mio viaggio è finito, ma so che ci rivedremo presto, ormai la Francia mi possiede.
mercoledì 15 agosto 2012
Estratti Francesi 2012 (Seconda Parte)
Giorno 14/07/12
Eh, ma insomma, qua le cose si accavallano e io non ho tempo per scriverle, non posso evitare di farlo. Vabbè, insomma, il museo Pompidou è molto figo, colorato, coinvolgente, come quasi tutta l'arte contemporanea e la pop art, ma purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di vederlo tutto. A cena siamo andate in uno di questi pub parigini che io adoro,perchè sono veri e propri luoghi di incontro: piccoli, con tavoli vicini, accoglienti. Non come da noi, che un pub è anzi un modo per sviare le conversazioni di qualsiasi genere esse siano. Non che si debba parlare necessariamente di filosofia, ma andiamo: davvero qui ci si incontra per parlare, davanti una birra o una sigaretta? Tzè. Una cena tipica parisienne.
Ieri siamo andate a casa di Monet *ehi ciao Claudio!* , che casa incantevole! Non è difficile credere che con quel giardino lui avesse l'ispirazione per fare i suoi quadri, forse in una casa così perfino io ci sarei riuscita... Tutti quei fiori, tutti quei colori, prima di arrivare al laghetto. E' in momenti come questi che ringrazio di non avere nessuna allergia. L'interno della casa, però, mi ha deluso un po', invece. Per il semplice motivo che si vede che è ristrutturata. Ovviamente per diventare un luogo turistico deve essere decente, accettabile, ma il punto è che è... finta. Sembra una casa delle bambole! Comunque un luogo da vedere, anche per i quadri che ci sono nello studio.
Continuando a parlare di Monet, che ci piace tanto, oggi sono stata all'Orangerie, per le famose Ninfee. Il laghetto l'ho visto dalla prospettiva di Monet, ed è ancora più bello del naturale. Qualche volta vorrei essere il pennello di questi pittori, per seguire la metamorfosi che tramuta il pensiero in colore, sulla tela. Quanta vibrazione! C'è una melodia, in tutti quei quadri. Comunque, devo dire che gli elementi che mi hanno affascinato di più, sono i tronchi: come qualsiasi altro elemento all'interno dei quadri, c'erano tanti tratti di colori differenti, dal giallo al blu. E non so come mai... ne ho percepito la vita. Come la linfa che, in effetti, scorre davvero in ogni essere vivente, vegetale o animale che sia. I movimenti dei tronchi avrei voluto eseguirli anche io, come in una strana danza. Magique!
[to be continued...]
Eh, ma insomma, qua le cose si accavallano e io non ho tempo per scriverle, non posso evitare di farlo. Vabbè, insomma, il museo Pompidou è molto figo, colorato, coinvolgente, come quasi tutta l'arte contemporanea e la pop art, ma purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di vederlo tutto. A cena siamo andate in uno di questi pub parigini che io adoro,perchè sono veri e propri luoghi di incontro: piccoli, con tavoli vicini, accoglienti. Non come da noi, che un pub è anzi un modo per sviare le conversazioni di qualsiasi genere esse siano. Non che si debba parlare necessariamente di filosofia, ma andiamo: davvero qui ci si incontra per parlare, davanti una birra o una sigaretta? Tzè. Una cena tipica parisienne.
Ieri siamo andate a casa di Monet *ehi ciao Claudio!* , che casa incantevole! Non è difficile credere che con quel giardino lui avesse l'ispirazione per fare i suoi quadri, forse in una casa così perfino io ci sarei riuscita... Tutti quei fiori, tutti quei colori, prima di arrivare al laghetto. E' in momenti come questi che ringrazio di non avere nessuna allergia. L'interno della casa, però, mi ha deluso un po', invece. Per il semplice motivo che si vede che è ristrutturata. Ovviamente per diventare un luogo turistico deve essere decente, accettabile, ma il punto è che è... finta. Sembra una casa delle bambole! Comunque un luogo da vedere, anche per i quadri che ci sono nello studio.
Continuando a parlare di Monet, che ci piace tanto, oggi sono stata all'Orangerie, per le famose Ninfee. Il laghetto l'ho visto dalla prospettiva di Monet, ed è ancora più bello del naturale. Qualche volta vorrei essere il pennello di questi pittori, per seguire la metamorfosi che tramuta il pensiero in colore, sulla tela. Quanta vibrazione! C'è una melodia, in tutti quei quadri. Comunque, devo dire che gli elementi che mi hanno affascinato di più, sono i tronchi: come qualsiasi altro elemento all'interno dei quadri, c'erano tanti tratti di colori differenti, dal giallo al blu. E non so come mai... ne ho percepito la vita. Come la linfa che, in effetti, scorre davvero in ogni essere vivente, vegetale o animale che sia. I movimenti dei tronchi avrei voluto eseguirli anche io, come in una strana danza. Magique!
[to be continued...]
venerdì 10 agosto 2012
Estratti Francesi 2012 (Prima Parte)
Giorno 09/07/12
Sto crepando dal sonno. Fortunatamente il mio amore per il viaggio (oltre che un biglietto già stabilito senza se e senza ma) è più forte della dilagante pigrizia che pervade il novanta per cento della mia vita. [...] Sono seduta davanti al controllo, è bello vedere la gente che si affretta, si spoglia, distratta si stupisce del metal detector che suona, e si accorge che quell'anello, quella catena o quella moneta, insomma quella presenza a cui si è fatto talmente l'abitudine da dimenticare che quest'innocuo oggetto rischia di farti passare per un terrorista. Senza contare i "controllori": o troppo frettolosi, o troppo schizzinosi senza ragione reale, o indisponenti. Chissà come deve essere lavorare in un aereoporto... vedere tutta questa gente che passa, la fretta, il relax, la noia... il mondo. [...] L'aereoporto in cui arriveremo non è proprio a Parigi, beì a Beauvais, una cittadina splendida con una bellissima cattedrale, stando a quel che dice mia madre. Bèh, tanto meglio, posso iniziare a far riscaldare Juno Kim (la mia macchina fotografica), con questa cittadina, in attesa di Parigi. Io non vedo l'ora di arrivare, ne approfitterò per migliorare il mio francese, anche se stavo giusto pensando che forse ho dimenticato tutto.
Giorno 13/07/12
C'è un tempaccio schifoso, ma proprio di merda. Mi ricordavo, dalle altre volte in Francia, che qui in estate fa più freddo. Ma infatti non è proprio questo il problema, c'eravamo attrezzate. Ma piove ininterrottamente da ieri, e così la situazione non è tra le più vivibili. [...] Comunque, l'altro ieri siamo salite sulla Tour Eiffel, è stato stancante: gli ascensori delle altre "gambe" erano guasti e c'era un mucchio di gente accalcata e ansiosa di rubarci il posto. Il tempo era, ovviamente, uno schifo, quando siamo salite au sommet c'era troppo freddo e troppo vento per poterci godere il panorama. Ci riproveremo. [...] Ieri siamo state a Notre-Dame De Paris, che è una splendida chiesa, splendida meravigliosabellissima. Anche se devo dire, che non è tra le più belle con lo stile gotico, che io abbia visto *ma come, tanta festa e poi non detiene il primato? No.*
E poi siamo state al cimitero... Il Pére Lachaise! Un posto carico di vita, paradossalmente. Grazie alle indicazioni approssimative prese dal sito ( www.perelachaise.com ), mi sono appositamente avventurata alla ricerca delle tombe che cercavo, quella di Morrison e l'altra di Wilde. [...] La prima tomba che ho trovato è stata quella di Jim Morrison, [...] l'emozione mi ha colto all'improvviso, non me l'aspettavo nemmeno. Ho sentito un forte senso di brividi che arrivava fino allo stomaco, ma non mi ero accorta di quanto mi fossi emozionata fino a quando non ho parlato con altri italiani là davanti: avevo la voce spezzata. [...] Mi sono messa d'accordo con mia madre (la quale era piuttosto annoiata) di vederci in un punto preciso, così lei non si sarebbe stancata, ma io avrei proseguito volentieri il mio vagabondaggio alla ricerca dell'altra tomba. [...] Ho camminato un sacco non riuscendo a capire che cazzo di logica avessero le numerazioni delle strade, les chémins , e così mi sono mossa ad intuito. [...] Alla fine sono arrivata dove dovevo arrivare, e ad aspettarmi, oltre alla sfinge sulla tomba di Oscar Wilde, c'era un'altra valanga di emozione ad attendermi. [...] Ero talmente intenta a trovare la tomba da non rendermi conto di quanto mi stessi perdendo in vie e viuzze di quell'immenso cimitero. Ad un certo punto mi sono guardata intorno, non sapendo dov'ero, e per la prima volta mi sono accorta del lato palesemente inquietante della situazione: ero sola, nella parte più alta del cimitero, dove anche certi alberi erano più fitti e più alti, e quindi c'era anche meno luce, che già di per sè mancava per il tempaccio, con dei corvi che gracchiavano macabri ad intermittenza. Sì, era inquietante, eppure, proprio perchè sapevo e sentivo che era una tipica scena da film horror, questa cosa mi affascinava tantissimo, perciò tutta l'inquietitudine che avrebbe potuto iniziare ad attanagliarmi, non ha avuto il tempo di sgusciare fuori perchè si era trasformata in un'ovattata curiosità *figlia mia, quanto sarà facile ucciderti...* . [...] E' stata un'avventura emozionante, forse l'unica avuta finora in una Parigi tutta da riscoprire.
[to be continued]
Sto crepando dal sonno. Fortunatamente il mio amore per il viaggio (oltre che un biglietto già stabilito senza se e senza ma) è più forte della dilagante pigrizia che pervade il novanta per cento della mia vita. [...] Sono seduta davanti al controllo, è bello vedere la gente che si affretta, si spoglia, distratta si stupisce del metal detector che suona, e si accorge che quell'anello, quella catena o quella moneta, insomma quella presenza a cui si è fatto talmente l'abitudine da dimenticare che quest'innocuo oggetto rischia di farti passare per un terrorista. Senza contare i "controllori": o troppo frettolosi, o troppo schizzinosi senza ragione reale, o indisponenti. Chissà come deve essere lavorare in un aereoporto... vedere tutta questa gente che passa, la fretta, il relax, la noia... il mondo. [...] L'aereoporto in cui arriveremo non è proprio a Parigi, beì a Beauvais, una cittadina splendida con una bellissima cattedrale, stando a quel che dice mia madre. Bèh, tanto meglio, posso iniziare a far riscaldare Juno Kim (la mia macchina fotografica), con questa cittadina, in attesa di Parigi. Io non vedo l'ora di arrivare, ne approfitterò per migliorare il mio francese, anche se stavo giusto pensando che forse ho dimenticato tutto.
Giorno 13/07/12
C'è un tempaccio schifoso, ma proprio di merda. Mi ricordavo, dalle altre volte in Francia, che qui in estate fa più freddo. Ma infatti non è proprio questo il problema, c'eravamo attrezzate. Ma piove ininterrottamente da ieri, e così la situazione non è tra le più vivibili. [...] Comunque, l'altro ieri siamo salite sulla Tour Eiffel, è stato stancante: gli ascensori delle altre "gambe" erano guasti e c'era un mucchio di gente accalcata e ansiosa di rubarci il posto. Il tempo era, ovviamente, uno schifo, quando siamo salite au sommet c'era troppo freddo e troppo vento per poterci godere il panorama. Ci riproveremo. [...] Ieri siamo state a Notre-Dame De Paris, che è una splendida chiesa, splendida meravigliosabellissima. Anche se devo dire, che non è tra le più belle con lo stile gotico, che io abbia visto *ma come, tanta festa e poi non detiene il primato? No.*
E poi siamo state al cimitero... Il Pére Lachaise! Un posto carico di vita, paradossalmente. Grazie alle indicazioni approssimative prese dal sito ( www.perelachaise.com ), mi sono appositamente avventurata alla ricerca delle tombe che cercavo, quella di Morrison e l'altra di Wilde. [...] La prima tomba che ho trovato è stata quella di Jim Morrison, [...] l'emozione mi ha colto all'improvviso, non me l'aspettavo nemmeno. Ho sentito un forte senso di brividi che arrivava fino allo stomaco, ma non mi ero accorta di quanto mi fossi emozionata fino a quando non ho parlato con altri italiani là davanti: avevo la voce spezzata. [...] Mi sono messa d'accordo con mia madre (la quale era piuttosto annoiata) di vederci in un punto preciso, così lei non si sarebbe stancata, ma io avrei proseguito volentieri il mio vagabondaggio alla ricerca dell'altra tomba. [...] Ho camminato un sacco non riuscendo a capire che cazzo di logica avessero le numerazioni delle strade, les chémins , e così mi sono mossa ad intuito. [...] Alla fine sono arrivata dove dovevo arrivare, e ad aspettarmi, oltre alla sfinge sulla tomba di Oscar Wilde, c'era un'altra valanga di emozione ad attendermi. [...] Ero talmente intenta a trovare la tomba da non rendermi conto di quanto mi stessi perdendo in vie e viuzze di quell'immenso cimitero. Ad un certo punto mi sono guardata intorno, non sapendo dov'ero, e per la prima volta mi sono accorta del lato palesemente inquietante della situazione: ero sola, nella parte più alta del cimitero, dove anche certi alberi erano più fitti e più alti, e quindi c'era anche meno luce, che già di per sè mancava per il tempaccio, con dei corvi che gracchiavano macabri ad intermittenza. Sì, era inquietante, eppure, proprio perchè sapevo e sentivo che era una tipica scena da film horror, questa cosa mi affascinava tantissimo, perciò tutta l'inquietitudine che avrebbe potuto iniziare ad attanagliarmi, non ha avuto il tempo di sgusciare fuori perchè si era trasformata in un'ovattata curiosità *figlia mia, quanto sarà facile ucciderti...* . [...] E' stata un'avventura emozionante, forse l'unica avuta finora in una Parigi tutta da riscoprire.
[to be continued]