Ritornare a fare tutto con ingenuità, quando all'inizio della nostra sensibilità c'era ben poco, quando ancora non conoscevamo e non capivamo, tanto vedi ora quanto abbiamo capito da grandi uomini di mondo, quando certe parole potevano anche non esistere e il loro uso sbagliato non poteva neanche lontanamente essere contemplato. Perché non c'è dubbio che quando eravamo ingenui eravamo anche più predisposti alla bontà. Dovremmo tutti essere ingenui, tutti avremmo dovuto esserlo fin dalla notte dei tempi. Rifarci solo a quello che sentiamo, percepire se è giusto o sbagliato. So che per fare questo servono le esperienze, ma ormai tutto è da considerarsi incerto, ogni nostra singola sicurezza ha cessato di esistere, ogni nostro principio, ogni nostra affermazione. Quindi sì, ad essere ingenui, si capisce bene la differenza tra giusto o sbagliato, o quantomeno al momento mettiamolo per ipotesi. Perché altrimenti non concepisco come sia possibile che l'umanità preferisca essere stupida che essere ingenua; com'è possibile che siamo ricchi di storia e questa è l'unica ricchezza da cui non traiamo profitto, l'unica lezione dalla quale non apprendiamo mai; com'è possibile che oggi più di ieri è una storia di diritti calpestati, di donne maltrattate, di raccomandazioni, di ricatti, di animali sfruttati, di mafia, di perdita di risorse umane e ambientali, di poco spazio alle opportunità per tutti, di sfruttamenti, di razzismo, di disprezzo, di bigottismo e ancora non si muovono le acque? Com'è possibile che lasciamo vermi camuffati da uomini scegliere per noi, nonostante facciano finta di saperne di democrazia, li lasciamo sputare sopra le nostre scelte, le nostre schede elettorali, le nostre esigenze, lasciamo che alla fine prevalgano i loro interessi; com'è possibile che abbiamo talmente fatto abitudine a questo schifo da uscircene fuori con qualche frase di circostanza e non ci interessiamo davvero, voltiamo le spalle con facilità e ci illudiamo che non sia affar nostro. Essere ingenui non per forza significa essere stupidi, l'ingenuità ci spinge a credere a qualcosa per il sol fatto che non si suppone ci sia in agguato un tradimento o un pericolo. E' una bella sensazione essere ingenui, in qualche modo si ha la fiducia in ciò che ci circonda. Ritornare a vedere tutto con ingenuità, ritornare a capire che un uomo è un uomo, non un numero, una fonte di profitto, una macchina, non è una scatola da riempire con immondizia e pubblicità inutile.L'uomo è un bambino che ingenuamente gioca, ma se fa male e vede soffrire capisce che non deve fare più ciò che ha fatto, per un principio arcaico secondo il quale ci suggerisce che se in questa terra ci sei anche tu, evidentemente devo rispettarti, perché questa terra è mia quanto tua. Gli animali che non hanno una coscienza l'hanno sempre capito, noi che ci siamo tanto evoluti, abbiamo dimenticato o forse non l'abbiamo mai capito.
Questo è il letargo più devastante che abbia mai visto.
Apriamoci gli occhi, in qualche modo. Se mi sto illudendo anche io, non lo so. Ma sono stanca, e pronta.
Apriamoci gli occhi.
La Voce Di Nessuno.
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