martedì 29 novembre 2011

turutù!

Impegni, Progetti, Casini, Futuro, Cioccolato, Tentativi Di Persone che cercano di non sputarsi addosso.

Se non c'è tempo, c'è internet. Se c'è tempo, non c'è internet. Ecco il problema basilare di questo blog, ahimè. Poche storie, così è e così rimane. Siamo quasi a dicembre, il 2011 sta finendo. Ora come ora, davanti al PC, non saprei nemmeno riepilogare quello che è successo durante tutto questo anno, penso pure di averlo scordato, forse. Come sempre non mi rendo conto nemmeno del tempo che passa, eppure se dovessi rifletterci, mi spaventerei. Abbiamo studiato Eraclito, a scuola, e il suo benedettissimo Panta Rei. Ciao Panta Rei, ciao Eraclito. Mi riesce impossibile pensare anche una minima malediceria sulla filosofia, mi piace, nonostante sia un gomitolo di gran concetti che contrastano costantemente il mio vivere quotidiano, soprattutto tra le strade di Palermo *grasse risate*. Adesso siamo arrivati a Parmenide, ma è stato durante una interrogazione su Eraclito che mi sono resa conto di quanto io sia, e tutti noi siamo, Panta Rei: invecchiamo ogni secondo che passa. Ebbene si! Ho sedici anni e sono vecchia, e sto invecchiando! Io mi immaginavo giovane adesso e vecchia tra vent'anni, ma la verità è che non fermo il mio tempo, e che sto invecchiando anche adesso. Non è poi così terribile come cosa, solo non l'avevo realizzato. E non avevo realizzato quindi che non c'è modo di fermare il tempo, che corre comunque troppo veloce per rendersene conto, anche quando sembra non voler passare mai, passa, eccome se passa. Ma chi è davvero capace di gestirsi il tempo? No, sul serio, intendo, giorno dopo giorno. Io devo lottare per poter prendere l'autobus in orario per arrivare in quella fucina di futuro e di stress che è il liceo, e molto spesso arrivo in ritardo.
...ahimè, pensavo che la puntualità fosse una nobile forma di rispetto per gli altri e contribuisse all'armonia del mondo. Ma il mondo non conosce armonia. Il mondo degli dèi, lassù, ha tempi così grandi che non si può essere puntuali, perchè non basta una vita a colmarli. E il nostro mondo, quaggiù, ha tempi così piccoli e miserabili che nessuno li rispetta, solo macchine forse, e i palinsesti televisivi... 
Stefano Benni, L'ultima Lacrima

Comunque,  a proposito di quella fucina là, ovviamente è un gran casino. Eeeeeeh sarei così tentata spesso di mandare tutto a quel paese! Non lo farò, non lo farò. Del resto tutti superano il terzo anno, giusto? Ecco. Abbiamo però tanti progetti interessanti, in tutto questo, se avessi i soldi necessari li farei tutti. Quest'anno abbiamo di nuovo un gemellaggio, stavolta con la Germania, però. L'esperienza con la Corsica mi ha fatto capire quanto sia straordinario riuscire a capirsi e a divertirsi insieme anche senza conoscere perfettamente la lingua. Ricordo ancora quella sera in cui ho invitato alcune compagne e le loro gemelle e ci siamo divertite un mondo, c'era una francese che non parlava molto, forse per timidezza, forse perchè non conosceva molto la nostra lingua, e ogni volta che rideva si tappava la bocca per evitare di farsi sentire. La tenerezza, in questo caso, si chiamava Coraline. Nonostante fosse così silenziosa, quella sera mi sono divertita e scatenata molto con lei, non parlavamo, ma ci siamo inseguite per tutta la casa in un poco strutturato nascondino (ci trovavamo quasi subito!). Quindi ho un buon presentimento su quest'altro gemellaggio, spero che vada tutto bene. Comunque, questi progetti (gemellaggio, Comenius, EsaBac, etc..) richiedono un lavoro triplo, quadruplo del normale. Certo, una coseguenza quasi ovvia, però chi ne ha voglia sul serio? Nessuno! Sarà un po' stressante, la testa è altrove, o se ne va altrove quando serve. E come non potrebbe, del resto? Non so. Tutte queste cose mi serviranno, non c'è dubbio, il mio futuro si arricchirebbe tantissimo con queste cose, ma come faccio a pensare al futuro se in tutto questo non riesco a soddisfare il presente? Non so, per ora è così, mi sa che devo riscrivere certe cose e cancellarne altre.
E in tutto questo per ora mangio un sacco, tutte cose che non mi dispiace mangiare, eh, sia chiaro, però mi sono resa conto che non faccio altro che mangiare. Cioccolato, la gioia della vita! Pensavo, l'altro giorno "ma se mi venisse il diabete?" e mi sono risposta "morirei felice", continuando a mangiare come se niente fosse. Oddio sto divagando in maniera inquietante. OOOOOOK!

Ieri mi sono iscritta a www.subway-letteratura.org, un sito dove permettono di pubblicare sul blog dei racconti/poesie o qualsiasi altro scritto, di parlarne in un forum e di partecipare a dei concorsi. E' bellissimo, a mio parere, vedere molte di queste persone che tentano di farsi sentire, di fare qualcosa. Voglio provarci anche io, uno di questi giorni, mi piacerebbe iniziare a "farmi sentire", appunto. Spero che io riesca a fare qualcosa, giusto per provare. Ci sono molte persone interessanti, molti di loro diventano tascabili dentro il mio zaino e iniziano a fare parte dei miei pensieri, e vorrei essere anche io così, per chi mi legge. Quindi ci provo, ci proverò, anzi. Tentar non nuoce, eh? :)