venerdì 13 febbraio 2015

Il giorno in cui Salvini decise di scendere a Palermo

Essere stronzi è un dono di pochi,
farlo apposta è roba da idioti
-Zen Circus, "Andate Tutti Affanculo"
Ho visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare. Ho visto un politicante idiota, inutile all'umanità, scendere nella terra e nella città da lui precedentemente disprezzata per la sfilata di parole vuote che evidentemente ora sente il bisogno di piantare anche qui per far fiorire i suoi voti. Gli Interessi sono Interessi.

                                 https://www.youtube.com/watch?v=9V3MLVHZE6M


  • Si è alzato la mattina. Ha capito che questa vita non è più sua, che a lui tutto questo non interessa. Questo tempo così nuvoloso non lo contiene, non lo consola. Ha bisogno di cambiare; ad ogni uomo la sua rivoluzione, dunque. 

Ho visto sui social foto di questo politicante che cerca di intrattenere le sue pecore mantenendosi così social così young, che viene da chiedersi perché viene così difficile tollerare queste stronzate specialmente se fatte da personaggi pubblici e che forse, contraddizioni personali a parte, era meglio quando ognuno si faceva i cazzi propri.


  • Lui pensa: "Magari mollo davvero tutto. Mollo i soldi. Sì, l'ho detto. Mollo i soldi. Dio, che sollievo. Mollo i soldi, al massimo me ne porto un po', quel che serve per ricominciare un'altra vita".

Ho visto sostenitori di questo politicante difenderlo dalle offese ricevute su internet; persone supportatrici delle sue idee razziste e antidemocratiche; incoscienti di quella parte d'Italia che lui ha sempre denigrato.


  • "Io a tutte le cose per le quali mi batto e che mi hanno fatto diventare famoso, in fondo nemmeno ci credo. Non mi interessano più, sono già stanco. Non ho problemi con nessuno, ognuno alla sua pace, davvero. Magari magari mi trasferisco al sud: sole, mare, cannoli. Relax, sì. 

Ho visto una manciata di contestatori, il giorno dell'arrivo di questo omuncolo, agitare cartelloni davanti l'hotel dove avrebbe soggiornato. Cartelli con slogan ironici, motti e insulti.
L'imbarazzante scarsezza di manifestanti presenti a questo evento ha preso l'orgoglio di cui si facevano bandiera e l'ha buttato nel cesso.
Mi chiedo sinceramente cosa serva, o meglio cosa servirebbe, per dare uno schiaffo a questa classe politica che ci guarda e ridacchia, apprezzando come si apprezza il solletico insistente dopo più e più volte che dici "basta, e che cazzo" e continuando a farei suoi porci comodi.
Perché, in tutta sincerità: siamo d'accordo che è una classe politica così ridicola da non poter essere presa sul serio, ma noi siamo più barzelletta di loro...


  • "Sì, mi trasferisco e al diavolo tutta la politica finora sostenuta: voglio godermi la vita, voglio ingozzarmi della migliore pasticceria palermitana e gioire di quel che ho".

... e tutto questo fa piangere, amaramente.


  • Se, macari u signuruzzu. 


domenica 1 febbraio 2015

Fattorini sotto la pioggia

Con calma, sono successe molte cose; scriverò di nessuna di queste, potrei, vorrei, ma non lo farò.

Non riesco a non soffermarmi sulle infinite cose inspiegabili che possono succedere nella vita e a chiedermi perché non si spiegano. 
Ho seguito lo spoglio del nuovo inquietante presidente della Repubblica e mentre ascoltavo non ascoltando mi chiedevo "ma come faccio a conoscere il significato di "spoglio"?". Perché nelle dinamiche del vivere quotidiano si raggiunge una conoscenza tale da poter inserire "spoglio" nel contesto politico elettorale al punto da sapere che quando si tratta di voti lo spoglio è la lettura dei vari voti e non, per esempio, il decoro inesistente del parlamento? 
Così come altri trucchetti della vita, tipo il dentifricio per lucidare l'argento o lo smalto per evitare che si strappino i collant. Come succede? Com'è che funziona? Com'è che ci abituiamo a imparare le cose? 
Forse va anche bene così, dopotutto. Forse è così che siamo spronati a cercare altro  e quindi esploriamo il mondo, scopriamo nuove terre e nuovi noi stessi e insomma, così l'uomo si è accaparrato nei secoli una delle più grandi meraviglie dell'universo: se stesso (oh, come sono poetica). 

A Palermo piove da una settimana o forse due o forse di più, non saprei. Mi sembra che il tempo io non sappia più cosa sia. Ieri sera sono uscita nonostante la pioggia e la gente invece è rimasta a casa, giustamente. Palermo è sempre bella con meno gente intorno tranne qualche idiota come me che poi sta a pensare a quanto sia bella con meno gente intorno; lo pensa anche lei ma le sta proprio sul cazzo quell'idiota che la osserva e pensa a quanto sia bella con meno gente intorno, sì insomma dice, perché minchia non te ne vai anche tu mi chiedo. Palermo poche volte a ragione, questa è una di quelle.
Vi scongiuro: non ordinate mai una pizza a domicilio quando piove. Non sapete in che condizioni i fattorini debbano attraversare la città per portarvi una pizza che probabilmente vi arriverà fredda, col cartone bagnato. Oppure se lo fate date metà del vostro stipendio al fattorino, se lo merita: ieri ho visto un sacco di fattorini correre sotto la pioggia, a piedi, ognuno di loro con un'imprecazione dipinta sul volto e il perché della loro vita di merda con una paga del cazzo e un tempo da bestemmia nella mente. 
Capite? Palermo era bellissima e loro assolutamente nella merda. No che capite, non c'è niente da capire. 

Forse dovrei mettere all'inizio del post l'avviso riguardo quanto poco sia interessante questo post come faccio quando scrivo post che sono semi-flussi di coscienza, questa entità strana nell'angolo del cervello (credo stia a destra). 

Io non so quando e come funzionino le cose, ma sarà certamente tutto sbagliato se i fattorini a piedi, sotto la pioggia, devono portare le pizze. 
Comunque non lo so, non so nulla.
Per ora ho scritto moltissimo e ho dimenticato tutta la grammatica italiana che pensavo di conoscere. Devo ricominciare daccapo,

devo ricominciare TUTTO.