mercoledì 20 aprile 2016

Tette Social

Una mia bellissima e cara amica, che chiameremo Questa Ragazza, ha messo una foto profilo di quelle vedo-non vedo e sbavo, di quelle in cui il soggetto si scinde da uno a tre, accaparrandosi fiumi di likes. Cose che si vedono quotidianamente sui social, non ci si fa nemmeno caso, si dà per scontato e ci si limita a fare spallucce, appena indignati.
Ad ogni modo, vedere questa foto ha fatto fare un excursus al mio cervello, molto veloce, balzando in diversi sentimenti e articolandosi principalmente in tre fasi:
  •  La prima, il rimprovero: tra me e me ho rimproverato a Questa Ragazza un'eccessiva superficialità, malizia ed esubero di esibizionismo. Insomma, una foto in cui non ti si vede bene la faccia ma le tette, sempre discrete, sia chiaro, però sempre tette sono, è OVVIO che lo fai per acchiappare falli cibernetici e la cosa la mi ha urtato come quando qualcuno a cui tieni fa una cazzata;
  •  Seconda fase, l'apologia: conoscendo Questa Ragazza, ho pensato a virare il pensiero. OK, magari la foto cosi è un po' bimbominkia, ma considerando la terribile volgarità  e palese stupidità dilagante tra i social, tutto sommato la sua foto non è poi così male. Rimane scontato il fattore E-N-A-M (Egocentrismo, Narcisismo e Autoerotismo Mentale), secondo il quale ha messo proprio quella foto lì, ma a guardar ognuno nel suo piatto siamo tutti così, sottoscritta compresa, per cui non intendo lanciare nessuna pietra. Mi sono quindi intenerita perché, per quanto ENAM, Questa Ragazza, altro non sta facendo che coltivare, apprezzare e giocare con la sua femminilità, provocando e maliziando di qua e di là. Conosco Questa Ragazza da anni e ho visto con i miei occhi come è "sbocciata" (termine poetico che gli Adulti amano utilizzare per definire la crescita adolescenziale, e che a me fa sbellicare dalle risate): è sempre stata una delle ragazze più belle e intelligenti con cui abbia avuto a che fare, anche quando lei stessa ci credeva poco. Perciò, il fatto che da un po' di anni, lei se ne sia improvvisamente resa conto, è tanto di guadagnato.  È una cosa che è sempre successa e sempre accadrà, a tutte, nessuna esclusa, manco le suore -giuro-. Quello che prima era fuori dai socialnetwork risiedeva in minigonne e trucco eccessivo, anche quando i tuoi lo vietavano; stava nel modo di muoversi, di camminare sulle scarpe alte, di toccare i ragazzi mentre si parlava con loro. Stava persino nel modo di masticare davanti agli altri; la malizia è sempre stata rimprovero e ribellione allo stesso tempo. In più, si comunica attraverso l'abbigliamento da sempre e le scollature non fanno scandalo certo da oggi. Ecco perché, nel giro di pochi secondi -sembra che ci abbia rimuginato una giornata, invece no-, ho cessato di rimproverare a Questa Ragazza qualunque cosa;
  •  Terza fase, la riflessione: sono i social network, la realtà virtuale, l'esposizione a rendere tutto squallido, volgare, riprovevole. Sulla sensualità, la malizia, la femminilità ognuno ha un suo pensiero, il mio è che esse fanno parte di un grande Universo Donna e che non c'è male in loro. Ma sui social tutto è riduttivo, piatto, lascivo: solo un'immagine, solo un "mi piace", quattro paroline per commentare, tutto davanti a tutti e quindi nulla nel nulla. Peccato anche per il destino di questa riflessione stessa, scelta per finire proprio sui social per far sì che arrivi a quanta più gente possibile, col senso di finire tra gli occhi di tutti o di nessuno nella stessa percentuale di possibilità. Per fortuna, però, di tette ne ho poche e di cartucce da sparare, invece, in abbondanza e per quelle vale il tentativo di arrivare alle persone, sperando che piacciano o che facciano discutere più di un paio di boobies (che comunque sono veramente delle belle cose) e che devo ringraziare perché senza loro non sarei riuscita a srotolare questo gomitolo. 

Siamo tutti assoggettati al fattore ENAM e, non avendo dita per puntare l'indice contro nessuno se non contro noi stessi, vorrei invitarci a selezionare il nostro narcisismo e somministrarlo in piccole dosi, fino a esaurimento scorte.
Fatemi sapere se ci riuscite e venite ad insegnarmi i trucchi.

Un abbraccio,
Quest'Altra 


martedì 19 aprile 2016

giovedì 14 aprile 2016

While studying

Gli apprendisti scrittori tendono ad essere prolissi. Non sappiamo dire la differenza tra un dettaglio essenziale e uno no. Siamo come dei Golden Retrievers che irrompono dentro Storyland e, all'incirca, ogni cacchio di cosa che vediamo è uno scoiattolo.

mercoledì 6 aprile 2016

Il riposo del guerriero

Ho questa elegante penna di acciaio, si sfila come una spada da un tappo che sembra una fodera di metallo. E niente, sono partita per un'avventura.

lunedì 4 aprile 2016

Mantra del giorno

Scarabocchi di una mano un po' irrequieta che tenta di incorniciare un pensiero. Questo è quello che accade quando si ha l'influenza.
O sempre.

sabato 2 aprile 2016