venerdì 30 settembre 2011

Duecentosessanta giorni a saltare, dentro Alcatraz. (Dall'arguzia di Diego Cugia)

109 giorni all'esecuzione ferie, una parola che sa tanto di Alcatraz. Libertà condizionata. Come la ricreazione a scuola. Libertà vigilata. I desideri, ormai, hanno il pigiama a striscie. Chi la un libero desiderio, alzi la mano. Desiderare è diventato difficile come scopare. Sesso libero? Sei stato l' Alcatraz del libero istinto. La nostra è la civiltà dei desideri precotti e distribuiti porta a porta. L'unico desiderio che realizzano sono i soldi. Soldi per chi vende desideri, non per te. Tu li spendi tutti in desideri confezionati. Ma in quei pacchi non c'è mai il regalo che desideravi, il tuo desiderio vero non c'è. Hai tutto e non hai niente. Che c'è che non va? Un oggetto non realizzerà mai un desiderio. La forza del desiderio sta nel desiderare, l'infelicità nel soddisfarlo. Bella questa,  fateci una lapide. Tagliamo la testa ai desideri che ci fanno comprare dolore grezzo a pacchi.


desiderio, fottiti. "Vacanzina ai Caraibi?"
Turismo, triste invenzione. State fermi, 
occhio al ciclone. "Che ne dice di questa zuccheriera 
inglese dell'Ottocento?". Orribile. Attento a tutte le riproduzioni,
ti fanno desiderare l'originale.
E attento all'originale, farà scattare negli altri il desiderio
di rubare. Desiderio, fottiti. "Berio, l'hai mai sentito? In questo cd si
riproduce all'infinito."
- No grazie, troppo serio. "Pronto, desidera?"
- più niente, ci ho ripensato.
- Desiderio di un condannato?
Essere un evasore. Dell'evasore?
Avere concordato. "Ti desidero."
- Moi non plus. "Ha mai considerato la convenienza di una multiproprietà?" Certo, 
per fare una strage, col suicidarmi in cubetti. Desiderio, fottiti.
"Abbiamo mobili di richiamo, salotti chiavi in mano,
soffitte da primo piano, nani per giardinetti, serrature in ricamo,
porte con i merletti, camini dentro ai letti, computer che dicono ti amo. 
Li vuole?" No, richiamo.
Desideri del genere umano vi detesto.
Siete noiosi e tristi. Tutti, eccetto questo.
Un disco di Battisti.

Fermi un minuto, stiamo per darci un po' alle danze...
un piccolo balletto chiamato "Mud Shark",
ora, questo ballo è nato a Seattle...
Frank Zappa

 
 
 

giovedì 29 settembre 2011

Terzo Anno, mille propositi?

Seeeeeeeeah! Appena entrata nel sito sono stata bombardata dai vari aggiornamenti che a quanto pare sono stati fatti. Giustamente, qui tutto si trasforma, e io non ci sono mai! Mantenere questo blog silenzioso e discreto è dura, se non posso entrarci spesso. Ho sempre un mucchio di cose da scrivere! Bèh, iniziamo: sono in terza. No, non è una grande novità che leggendo cambia la vita, ma insomma, giusto per dire che non sono stata bocciata, almeno è qualcosa :). Questa estate è stata comunque più leggere di quella del primo anno, avendo solo un debito sono riuscita a goderla un pochetto di più. Quest'anno spero di "sopravvivere" alla scuola: nuove materie, nuovi impegni. In realtà io la butto molto sul drammatico, ma questo solo perchè so che se quest'anno non mi metto sotto con lo studio finisce davvero male. In un certo senso però sono affascinata da quello che sto facendo e che ancora dobbiamo fare bene, le materie sono interessanti, per non parlare dei professori che le insegnano! Certuni, come la professoressa di chimica, sono davvero dei personaggi, fanno ridere in continuazione. Frequentando il linguistico tutto gira intorno alle lingue che si studiano, quindi oltre alla letteratura italiana, farò anche letteratura tedesca (in tedesco), inglese (in inglese) e francese (capito, no?). Non so che cosa mi sia successo, una chissà quale torsione psicologica che prima non avrei mai fatto, ma quest'anno io VOGLIO studiare. Materie come filosofia e chimica mi affascinano, la letteratura in lingua straniera mi intriga, e le materie che già conosco e che un po' (giusto un po') mastico sono comunque una sfida. Inizierò anche fisica, purtroppo quella già la vedo brutta, ma semplicemente perchè è con la stessa professoressa che spiega in maniera pessima. Però devo riuscire a finire l'anno serenamente. La prof di francese anche per quest'anno ci ha "riempito" di impegni e, per chi ci tiene, di ambizioni: ci ha già parlato del gemellaggio che potremmo fare quest'anno (che però per fortuna stavolta si tratterebbe di un gemellaggio con la Germania -mi seccherebbe rifarlo con la Francia!-), nel DELF B1 e dulcis in fundo, *rullo di tamburi*, dell'ONORE, PRIVILEGIO, CULO GROSSO QUANTO UNA CASA dell' EsaBac! tadaaaaaaaaan! L'EsaBac, per chi non lo sapesse, è il doppio esame di stato, che io e la mia classe (già, siamo stati scelti noi), faremo alla Maturità, che consiste in un esame di stato dal Ministero dell'Istruzione francese. Ovvero: oltre all'esame di stato nostro, conseguiremo anche al diploma di scuola superiore francese, come fare un esame di maturità in francia, insomma! Bella roba, eh? Già. La mia verve siciliana avrebbe da chiedere, in maniera spiccia, perchè cazzo a noi è capitata una cosa di questo genere. Sarà una cosa utilissima in futuro, un doppio diploma permette di andare ovunque con buone probabilità di lavoro eccetra eccetra eccetra. Io rabbrividisco, ogni volta che ci penso, però so che, quantomeno, anche questa sarà una bella sfida. Boooooh! Io ci provo! Ho iniziato con il piede giusto, finora, sto studiando come si deve, ma già molte volte sono tentata di mollare e cazzeggiare facendo tutt'altro che stare sui libri. Sniff, non è cosa per me! Calma, calma..., ce la faremo. Ok, detto questo vado, perchè, casualmente, devo studiare. 
A preeeeeeeeeeeeeeeeeesto!
come no...