domenica 23 giugno 2013

Solo Alberi...

Se un albero scrivesse l'autobiografia, non sarebbe diversa dalla storia di un popolo.
Kahlil Gibran- Sabbia e spuma

Se gli alberi di Piazza Taksim potessero scrivere adesso, penso che le loro sarebbero parole piene di paura e di affetto nei confronti di chi sta lottando per loro. Magari loro scriverebbero un testamento, ora come ora. E' così semplice eppure così grande il valore che si dà ad un parco, a un mucchio di alberi. Insomma, sono solo alberi, che importa se si sradicano degli alberi per fare su un centro commerciale e di una caserma militare? Sono cose più utili,molto più utili di un albero. E invece no. Chi l'avrebbe detto, che l'albero potesse essere simbolo di democrazia in un paese? Non so se siete al corrente di ciò che sta accadendo per ora in Turchia: al parco Taksim Gezi Park, manifestanti pacifici hanno deciso di manifestare contro il piano del primo ministro turco Erdogan per, appunto,  distruggere il parco e costruirci sopra questi edifici per far diventare Istanbul una delle "capitali mondiali". Uomini e donne hanno occupato il parco per "difenderlo", aggrappati all'importanza democratica che quel parco che ospita circa 600 alberi rappresenta. E' un parco, un luogo dove tutti possono stare. Insomma, non devo certo spiegarvi l'importanza che un centro naturale possa avere per una popolazione, in una città come Istanbul che, oltretutto, abbonda di centri commerciali e le aree naturali sono nettamente in minoranza. Le proteste sono aumentate quando la polizia ha fatto irruzione con la forza, utilizzando lacrimogeni per allontanare le persone. La protesta si è diffusa al di fuori di Istanbul in altre città della Turchia per denunciare il governo e la sua mancanza di considerazione nei confronti del popolo. Insomma, una di quelle Primavere che noi non conosciamo, no?
Già si contano tantissimi feriti e morti, ma le proteste continuano a essere pacifiche, da parte degli occupanti.
Io provo tantissima ammirazione per questi uomini, donne, ragazzi e ragazze che stanno lì, lottano per una libertà che è palese, cioè è visibile, tutto il mondo, noi compresi sappiamo che non possono che avere ragione nel fare quel che fanno. Non è la prima volta che la natura è sinonimo di libertà, e come ho già scritto la protesta è diventata una denuncia più grande, di stampo politico.
E allora solidarietà agli alberi di Piazza Taksim, solidarietà ai giovani e meno giovani che stanno aggrappati alle radici della libertà, solidarietà a chi lotta per la libertà natural-democratica.
Solidarietà a Piazza Taksim, alla piazza di Tutto Il Mondo.



http://www.formiche.net/2013/06/04/turchia-rivolta-erdogan/

Nessun commento:

Posta un commento